Marco Dal Negro

Ciao a tutti, mi chiamo Marco e se mi dovessero chiedere che cos’è stato per me l’UTD risponderei così: una rivelazione!

Fin da piccolo sono sempre stato affascinato dal mare. Finalmente dopo anni di attesa nel 2008 ho preso il mio primo brevetto. Da quel momento non ho più abbandonato la subacquea e ho fatto il classico percorso che quasi tutti i divers ricreativi fanno: nuovi corsi, nuovi brevetti, viaggi, crociere…ma mancava sempre qualcosa.

C’erano nella mia testa domande sulle procedure di sicurezza, assetto, gestione globale dell’immersione. Purtroppo ignorando il panorama al di fuori della didattica da me seguita avevo delle difficoltà nello scoprire cosa “non andava” fino al giorno in cui ho fatto un’immersione in Sardegna con un istruttore DIR.

Io e Samu (il mio compagno di mille avventure subacquee) abbiamo passato quasi tutta l’immersione a guardare il suo assetto in acqua e le sue capacità di propulsione.

Da quel momento ho incominciato ad informarmi su dove potevo trovare qualcuno che insegnasse quella didattica che mi aveva così tanto affascinato. Per fortuna in breve tempo ho conosciuto Flavio che mi ha spiegato tutto sul mondo Dir/Horgatian, che non era solo “assetto e propulsione”, ma era un nuovo mondo che avrebbe completamente rivoluzionato il mio modo di concepire la subacquea.

Così con tanto entusiasmo e tanta voglia di imparare io, Samu e Michele ci iscriviamo al corso che prevede due week end di lezioni teoriche e pratiche.

Non mi soffermerò a spiegare tutte le nozioni apprese, sarebbero troppe! Quello che mi ha colpito è che ogni cosa che viene insegnata ha un perché, e questo perché viene spiegato agli studenti. La configurazione dell’attrezzatura, l’assetto, l’utilizzo dei gas, il perché di un team. Obiettivo: diventare un subacqueo pensante, facente parte di un team pensante!

Per quanto riguarda le lezioni pratiche è vero quello che si dice… non importa che grado hai raggiunto con le altre didattiche, qui ricominci tutto d’accapo. Di coseguenza quando siamo andati in acqua per la prima immersione è stato…. un vero disastro! Però, anche se non l’avevo capito subito, è proprio qui il bello. L’utd è una didattica sfidante! Ti sfida ad abbandonare le “vecchie idee” per una nuova esaltante avventura. Mi ci è voluto un po’ per ottenere il brevetto e far mie le abilità necessarie. Devo dire grazie a Flavio che mi ha aiutato con mille consigli, ad Alex, Jean, Stefano e naturalmente a Samu con cui mi sono allenato in questi mesi.

Termino dicendo che sono molto felice di avere raggiunto questo primo traguardo nella didattica Utd ed esorto tutti i subacquei che si domandano se si stanno immegendo in maniera corretta a intraprendere questa meravigliosa esperienza, potrebbero avere una rivelazione ….