Sito dell'istruttore Flavio Turchet - ASD DIR/hogarthian Divers - Corsi subacquei UTD/DIR/hogarthian - Unified Team Diving - Corsi ricreativi, tecnici, Trimix, Scooter, Cave, Relitti - Sidemount & Backmount - Rebreather - Pordenone, Friuli-Venezia Giulia - Italy

Guida ai corsi

UTD education 

Anche se il mondo DIR/hogarthian di UTD offre un panorama senza eguali di corsi, capace di assecondare tutte le esigenze del subacqueo, dallo Zuba al Rebreather, quindi dalla più facile delle immersioni ricreative all’esplorazione di profonde grotte e relitti, ci sono corsi che più di altri incontrano le aspettative e le esigenze di un sempre maggior numero di subacquei.

Gli ESM (Extreme Scuba Makeover) e gli Essentials per esempio, sono stati costruiti per preparare l’ingresso dei subacquei già brevettati nel mondo UTD/DIR/hogarthian, assecondando però i desideri e le passioni specifiche di ciascuno. Ecco quindi che chi desidera solamente imparare il sistema DIR e utilizzare la configurazione hogarthiana con un semplice monobombola può indirizzarsi verso un ESSENTIALS OF RECREATIONAL DIVING mentre chi vuole approdare ai corsi tecnici opterà per un ESSENTIALS OF TECHNICAL DIVING. Allo stesso modo chi vorrà imparare l’utilizzo del Side Mount si iscriverà ai rispettivi ESSENTIALS OF SIDE MOUNT mentre chi vorrà imparare ad utilizzare il rebreather di UTD sceglierà il relativo corso ESSENTIALS OF REBREATHER. Nell”ESSENTIALS OF OVERHEAD DIVING l’allievo imparerà invece tutte le procedure di team per l’utilizzo della sagola allo scopo di addentrarsi negli ambienti ostruiti.

Ogni Essentials costituisce il ponte per l’ambiente e gli strumenti più congeniali ad ogni subacqueo. Questi corsi appena elencati rappresentano soprattutto l’obbligatoria porta d’ingresso per entrare nel sistema UTD/DIR/hogarthian, dalla quale devono obbligatoriamente passare tutti gli allievi indipendentemente dal grado di brevettazione posseduto, siano essi quindi semplici subacquei ricreativi, esperti tecnici o pluridecorati istruttori. Tutte le cose spiegate, tutte le abilità praticate, tutte le procedure di team applicate durante questi corsi rappresentano una totale novità rispetto al comune panorama della didattica subacquea mondiale e necessitano di tempo per essere metabolizzate. Si procede ad una vera e propria ricostruzione del subacqueo partendo dalle abilità di base, dalle cose più semplici, quali assetto, trim, posizione e propulsione. Il primo giorno d corso sezioneremo la vostra attrezzatura per cercare di costruirne una hogarthiana (vedi le caratteristiche) nei limi del possibile. Per esempio,  se tutti i secondi stadi vanno bene, alcuni primi stadi possono presentare dei problemi a causa dell’orientamento dell’uscita delle fruste tale da non assecondare i concetti di compattezza ed efficienza dinamica ricercati. In ogni caso consiglio di non acquistare alcunché poiché ciò che non può essere utilizzato verrà messo a disposizione dal nostro team per la durata del corso. Allo stesso modo possiamo mettere a disposizione CA e bombole. Per chi vuole invece acquistare alcune parti dell’attrezzatura, non abbiamo marche preferenziali o fornitori di fiducia, vogliamo solo che le cose acquistate rispettino determinate caratteristiche.

Di seguito alcuni consigli:

Le bombole

Per i corsi ricreativi, sia Back Mount che Side Mount e soprattutto con l’impiego della muta umida, vengono utilizzate le bombole in alluminio AL80 (80 piedi cubici, circa 11,5 litri). Sono le bombole più utilizzate nei centri d’immersione e scelte nel sistema DIR/hogarthian proprio per il loro corretto bilancio idrostatico con la muta umida.Con la muta stagna invece possono essere utilizzate tutte le bombole in acciaio anche se, al fine di garantire più stabilità,  preferiamo l’utilizzo dei bibombola quando il volume del contenitore supera quello di una comune S80  Regola principale, che verrà spiegata razionalmente durante il corso, qualsiasi bombola d’acciaio deve essere obbligatoriamente abbinata ad una muta stagna. I bibombola impiegati nei corsi possono essere di varie dimensioni 7+7, 10+10, 12+12 ecc.  in base agli scopi del corso ma devono essere dotati di un Manifold, dispositivo che non deve essere confuso con il vecchio isolatore. Questo dispositivo infatti, che consente di poter sfruttare tutto il gas delle bombole anche in caso di malfunzionamento di uno dei due gruppi di erogazione, caratterizza tutto l’addestramento tecnico DIR/hogarthian, determinando in maniera inequivocabile tutte le procedure di squadra per la soluzione dei possibili guasti alla distribuzione del gas. In ogni caso bisogna considerare che non tutte le bombole hanno e medesime caratteristiche e che per la costruzione di un’attrezzatura con un buon assetto statico occorre valutare adeguatamente il peso in acqua. Ancora una volta, meglio contattare l’istruttore prima di procedere all’acquisto e, ancor meglio, utilizzare i bibombola che vengono noleggiati per i corsi.

La muta

muta stagna bustoMolto spesso si crede che la muta stagna sia d’obbligo per partecipare a questi corsi e altrettanto spesso viene comprata senza che qualcuno ne abbia spiegato le caratteristiche indispensabili ed il relativo perché. La muta da impiegare durante questi corsi è quella necessaria ad affrontare in assoluto confort le sessioni in acqua.  Al di là però di una disquisizione prettamente termica e trasferendo il discorso su un piano didattico, l’utilizzo della muta stagna offre un importante vantaggio. Poiché il sistema DIR/hogarthian focalizza la sua attenzione sull’importanza del trim, cioè sull’orizzontalità del subacqueo durante la sua permanenza in acqua, e poiché la muta stagna lavora correttamente sono mantenendo tale posizione, frequentare un corso utilizzando questo indumento protettivo consente di ottenere un duplice vantaggio. Molto spesso infatti si frequentano corsi specifici per l’utilizzo della muta stagna che non servono a nulla poiché si insegna ad usare la stagna in ginocchio sul fondo ma non ad impiegarla in posizione orizzontale durante tutto il tempo d’immersione e mantenere quindi le fibre correttamente rilassate. Ogni volta che il subacqueo si verticalizza l’aria viene espulsa con l’inevitabile perdita di galleggiamento, trim, stabilità  e coibenza termica. La muta ideale è quella il trilaminato poiché non risente dei cambi di spinta idrostatica con il cambiamento di quota e garantisce una ottima mobilità per il raggiungimento delle valvole durante gli esercizi. Deve essere dotata di ampie tasche sulle cosce per contenere vari oggetti ed è consigliabile che sia dotata di P-Valve

Le pinne

Sul mercato esistono diversi tipi di pinne che hanno scopi d’utilizzo molto differenti. Le pinne che dovrebbero essere utilizzate nei corsi DIR/hogarthian devono però assecondare l’obiettivo principale dell’addestramento: il controllo. Durante i corsi vengono praticati 5 differenti tipi di propulsione che hanno la funzione di far muovere il subacqueo in ogni direzione con il minimo dispendio di energia ma, soprattutto, di assistere il subacqueo nella propulsione all’indietro (backwards kick) o nella rotazione su se stesso (helicopter turn). Per far ciò devono essere dotate di una costa laterale e di una corretta rigidità nella parte terminale. Anche se poi il subacqueo brevettato sarà in grado poi di eseguire i diversi tipi di propulsione appresi durante i corsi con quasi ogni pinna presente sul mercato,  prodotti quali le Jetfin Scubapro o affini come le Turtle o le Dive System, dotati di molle, costituiscono la scelta ideale per affrontare i corsi. Il loro utilizzo aiuta infatti la comprensione della meccanica dei movimenti e l’individuazione degli errori durante i videodebriefing, accelerando l’apprendimento dei vari metodi di propulsione. Da escludere invece l’impiego di qualsiasi pinna con pala tagliata, tipo Twin Jet Scubapro, oppure Force Fin

Sistemi d’illuminaxione

La presenza della torcia durante il corso è di fondamentale importanza per gli scopi didattici che si vogliono ottenere. Essa, infatti, rappresentare un indispensabile elemento di amplificazione della comunicazione subacquea mentre la sua gestione rientra tra le abilità personali e parte integrante nelle procedure di squadra. Durante il corso verranno illustrate nel dettaglio le caratteristiche delle torce primarie e secondarie in base ai diversi ambienti d’utilizzo. Poiché il loro acquisto risulta  particolarmente gravoso consiglio di aspettare per capire quali sono le caratteristiche necessarie per gli scopi specifici delle immersioni desiderate. Il nostro team provvederà a fornire per la durata del corso le torce primarie che devono avere una maniglia Goodman come nella foto. Sempre nella foto si può notare il particolare della configurazione con l’elastico ed il moschettone doppia luce che caratterizza lo stile DIR/hogarthian di UTD. Alcuni produttori hanno preso spunto da questa invenzione di Andrew Georgitsis e propongono oggi le loro torce già configurate in questo modo.

Strumenti

Se avete già un computer portatelo, ma verrà utilizzato in modalità Gauge. Nel sistema DIR/hogarthian utilizziamo infatti semplici ed economici profondimetri/timer meglio se predisposti per il calcolo della profondità media, l’unico dato importante per l’applicazione della corretta strategia di risalita. Nei corsi come l’Essentials verrà insegnata la Minimum Deco e nei corsi tecnici la Ratio Deco, che fanno parte di un sistema mnemonico “on the fly” degli obblighi decompressivi. Tutto il team utilizzerà questo innovativo e semplice calcolo per determinare la risalita corretta, evitando le assurdità riscontrabili durante le comuni immersioni in cui più subacquei si immergono insieme seguendo computer che utilizzano tabelle diverse che restituiscono obblighi decompressivi discrepanti. Gli altri due strumenti indispensabili sono la bussola, meglio se piccola e di basso profilo come quella nella foto ed il Wet Notes per la comunicazione da tenere nella tasca.

Di seguito potrete  scaricare i programmi dei corsi più richiesti: