Ho pensato di fare questo post in versione video poiché altrimenti sarebbe stato difficile visualizzare che cosa intendiamo quando parliamo di “ergonomia” e di “memoria muscolare”. Moltissimi subacquei, e fortunatamente anno dopo anno sempre di più, approdano alla configurazione hogarthiana ritenendo di utilizzare la migliore configurazione dell’attrezzatura subacquea, capace di risolvere da sola qualsiasi problema sott’acqua come fosse una sorta di talismano.Purtroppo questo non vale ne per la configurazione hogarthiana ne per alcun’altra configurazione dell’attrezzatura subacquea esistente. Solo chi frequenta un corso UTD apprende il concetto che non esistono buone o cattive configurazioni ma che il valore superiore di esse è legato alla capacità di essere condivise in maniera standardizzata all’interno di un team addestrato. Le frasi tipiche di un subacqueo che non ha capito questo concetto basilare sono: “ma non sarebbe stato meglio mettere questo qui”, “far girare questo li”, “si va molto meglio a far così”, “ io questo l’ho messo in questo modo perché mi trovo meglio”. La personalizzazione della configurazione hogarthiana, piegata alle proprie esigenze, convenienze, credenze ed abitudini è quanto di più lontano esista dallo spirito di essa e dagli scopi dell’addestramento DIR. Nel titolo del post ho utilizzato il termine ”ergonomia”, come quella scienza umana che si occupa dell’interazione tra gli elementi di un sistema e la funzione per cui vengono progettati, allo scopo di migliorare la soddisfazione dell’utente e l’insieme delle prestazioni del sistema. La configurazione hogarthiana, nata e collaudata per moltissimi anni negli ambienti subacquei più ostili attraverso immersioni ai limiti delle possibilità umane, non ha bisogno di ulteriori miglioramenti poiché tutte le sue parti e l’iterazione delle manovre del subacqueo su di esse, sono state integrate in un sistema standardizzato e condiviso. Quello che devo fare è imparare ad utilizzarlo nel modo corretto fin dalle più semplici manovre di base. C’è un movimento correttamente studiato per ogni operazione, devo solo allenare la mia capacità muscolare per rispettare la buona ergonomia del sistema. In UTD l’abbiamo definita “memoria muscolare”, quella capacità di impossessarsi del movimento più ergonomico ripetendolo strenuamente con l’addestramento continuo fino a quando quel movimento avverrà senza il bisogno che il mio cervello si occupi di esso. Esempi fruttuosi di questo modo d’agire sono sotto i nostri occhi in ogni singolo aspetto delle abilità umane. Basti pensare a chi suona la batteria o a chi guida un’auto; solo all’inizio del loro addestramento pensano al singolo movimento degli arti sulle varie parti dello strumento/auto, poi le varie parti del corpo lavoreranno in autonomia integrate in un sistema armonioso. Nei corsi UTD insegniamo, per esempio, che c’è un unico modo ed un unico verso di clippare i moschettoni ai D-ring poiché questa ergonomia è coerente con le abilità future legate alle difficoltà di immersioni sempre più complesse in termini di attrezzature integrate. Il sistema Dir/hogarthian, al contrario di altri sistemi educativi, è un sistema “inverso”, collaudato ai massimi livelli della subacquea d’esplorazione e restituito spogliato e semplicizzato al subacqueo ricreativo che non deve far altro che imparare le cose nel “Modo Corretto”
Ciao, grazie per la tua segnalazione ma credo sia un problema legato al tuo computer o al tuo browser. Fammi sapere.
Grazie
Flavio
non si sente l’audio…….