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Manuel Spina

Report corso Essential of Techincal Diving scritto da Manuel Spina, Trimix Normossic Diver PSAI


Manuel Spina

Credo che se non fosse stato per i miei compagni d’immersione, oggi non sarei qui a scrivere. Prima di fare il corso Essential ero molto perplesso dal sistema DIR, ne avevo sentivo parlare ma ognuno aveva una propria versione diversa a riguardo, chi troppo da una parte e chi troppo dall’altra. Vedevo il sistema troppo selettivo. Probabilmente sentivo solo ciò che volevo sentire.

Poi un giorno, dopo svariati lavaggi di cervello da parte dei mie buddies, ho provato ad affrontare questo tema con un’ottica diversa, cercando di valutare senza nessun tipo di pregiudizio. Più aggiungevo tasselli a questo mosaico e più cresceva in me la voglia di affrontare questo corso.

Ho conosciuto Fabio a inizio anno per puro caso, forse era un segno del destino, non lo sapevamo ma era la persona più vicina a Flavio, proprio l’istruttore che qualche settimana prima avevamo contattato per avere qualche informazione.

Cosí ecco che in men che non si dica ci siamo ritrovati tutti quanti davanti a quella maledettissima corda con Fabio che con la sua fedelissima telecamera ci rincorreva.

Al gruppo si é poi aggiunto Emanuele, e subito abbiamo creato quella sinergia che il sistema DIR propaga. Ogni nostra domanda trovava sempre una valida risposta ed un perfetto collegamento al concetto che insegnano. Ogni minimo gesto veniva chirurgicamente analizzato in superficie per poi essere dimostrato in acqua.

Le ore passavano, avevamo sempre più sete di informazioni e di vedere come tutto questo meccanismo funzionasse in acqua, ma soprattutto in un team. Le condizioni del lago non erano proprio favorevoli, la scarsa visibilità e la corrente rendevano il nostro lavoro ancora più difficile, senza togliere la stanchezza che iniziava a farsi sentire.

Ho un piccolo aneddoto da raccontare, una cosa che mi ha molto colpito: proprio per le condizioni che ho descritto precedentemente una mattina uno di noi non si sentiva particolarmente bene durante gli esercizi in acqua, mi segnalò il problema e io sventolai con forza la mia torcia… In meno che non si dica ho visto sbucare Flavio tra la sospensione del lago, e precipitarsi verso di noi con la mano destra già pronta per una condivisione. Pochi minuti e tutti eravamo in superficie. Puó sembrare una sciocchezza, ma per me è una cosa importantissima, immagino chi dall’altra parte sta leggendo e che con il mio stesso scetticismo di allora cerca solo delle motivazioni per sostenere le proprio tesi.

Oggi, posso affermare che credo fortemente in questo sistema eatremamente completo ed innovativo. Ciò che prima vedevo troppo selettivo e rigido ora lo considero vitale.

La professionalità, l’amore e l’impegno, che Flavio e Fabio hanno messo a nostra disposizione ha reso il corso estremamente interessante e spettacolare.

Oltre che ringraziare Flavio e Fabio ringrazio i miei compagni Aleandro, Pierpaolo ed Emanuele per questi giorni trascorsi assieme e vorrei anche ringraziare tutte le persone che fanno parte di questa grande famiglia che ci ha accolto e sostenuto in questo percorso.