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Ratio Deco: il coronamento del sistema

Andrew Georgitsis e Flavio Turchet

Andrew Georgitsis e Flavio Turchet

Fin dal primo momento in cui pensai alla creazione di questo sito, sentii  l’esigenza di progettarlo e costruirlo come un vero e proprio corso introduttivo  al mondo DIR/hogarthian, in cui ciascuno cominciasse a penetrare in modo  graduale le tematiche ed i concetti, talvolta “rivoluzionari”, legati a questo  sistema d’immersione. Vorrei che la gradualità fosse la stessa prevista per lo  sviluppo delle abilità che si conseguono durante un corso di base come  l’Essentials. All’interno di questo percorso, le strategie decompressive  rappresentano il coronamento dalla fatica dedicata alla delicata preparazione in  acqua richiesta per il loro minuzioso rispetto. Mi spiego meglio: solo un  subacqueo veramente preparato, accuratamente pesato e con il giusto trim sarà in  grado di portare a termine correttamente le attente strategie decompressive  richieste sia per le immersioni dentro che fuori la curva di sicurezza. Molti  degli utenti del sito, mi chiedono frequentemente di spiegare i concetti legati  alle strategie della Minimum Deco e della Ratio Deco, sperando in questo modo di  impossessarsi facilmente di un nuovo e pratico sistema decompressivo. In realtà  Andrew Georgitsis divulgò questi concetti nel lontano 2005 e attualmente quel  documento fluttua nel web continuando ad essere copiato e ricopiato. Purtroppo  questo tipo di operazione, attuata senza aver prima sviluppato in modo adeguato  le nozioni legate ai modelli a bolle e alle miscele standard, rende la  comprensione delle strategie di risalita DIR/hogarthian assolutamente lacunosa  ed improduttiva; come utilizzare un computer subacqueo senza sapere quali  tabelle adoperi (e ciò accade più di quanto si possa immaginare). La coerenza  del sistema DIR/hogarthian si concretizza proprio attraverso una filosofia  d’immersione che, partendo dalle abilità di base in acqua arriva alle più  complesse immersioni con decompressione. Incoraggio quanti sono così ansiosi di  avvalersi dei vantaggi della Ratio Deco, a continuare a seguire pazientemente il  graduale percorso introduttivo alla subacquea DIR/hogarthian e a cercare di  penetrare la filosofia che sta alla base di questo sistema d’immersione. Solo  scoprendo la “coerenza” che permea ogni aspetto di questo modo di andare  sott’acqua, si troverà lo strumento adatto ad incasellare organicamente tutte le  informazioni raccolte.

 

11 commenti tratti dal vecchio sito:

#1
Marco Fabiani
(venerdì, 22 ottobre 2010 15:35)

il documento di cui parli aveva il marchio 5th dimension ed era tutto in inglese. La fipsas lo ha copiato di sana pianta ed inserito nel suo manuale trimix come fosse il miglior strumento decompressivo. Ma mi hanno detto che i parametri non sono gli stessi, è vero?
#2
Flavio Turchet
(venerdì, 22 ottobre 2010 16:52)

Ciao Marco, ci sono delle sostanziali differenze tra la Ratio Deco del “Manuale Federale d’immersione con miscele Trimix” e quella attualmente usata in UTD, in particolar modo per quanto riguarda i Set Point ma, soprattutto, in riferimento ai tempi da spalmare sui segmenti decompressivi in base al gas deco usato e alle tecniche per affrontare il Lost Gas. Gli stessi autori del manuale FIPSAS, colleghi ed amici, hanno volutamente modificato ed adattato i contenuti del documento di Andrew Georgitsis alle consuetudini dell’immersione tecnica federale. Il libro rappresenta tutt’oggi una sorta di mini enciclopedia del trimix, con un ampio panorama di problematiche affrontate con grande diligenza e perizia. Il loro intento era infatti quello di produrre un’opera che illustrasse compiutamente lo stato dell’arte. L’intento informativo credo sia però ben lontano da quello formativo. Ps: quando mostrai il libro ad Andrew, non era a conoscenza che il suo lavoro fosse stato tradotto e pubblicato….onore agli autori aver citato la fonte
Un saluto
Flavio

#3
Sergio
(mercoledì, 27 ottobre 2010 17:24)

Che differenza c’è tra la Ratio deco usata da UTD e deco memonica di UTR
#4
Flavio Turchet
(mercoledì, 27 ottobre 2010 18:26)

Ciao Sergio, mi dispiace non poter rispondere alla tua domanda, ma l’argomento richiede una discussione troppo articolata per essere compiutamente spiegato tra le righe di un blog. Ti basti sapere che entrambi i metodi decompressivi sono finalizzati a fornire al subacqueo uno strumento di calcolo pratico e veloce della deco“on the fly”; il vantaggio prodotto da entrambi e quello di rendere il subacqueo pienamente padrone della propria immersione e non succube del display di un computer. Un saluto, Flavio.
#5
Marcello
(lunedì, 27 dicembre 2010 19:23)

La cosa che più mi attira di questo sistema DIR è quando si dice che uno può immergersi senza un computer anche facendo immersioni profonde con decompressione. Ma è veramente possibile andare in vacanza e fare più immersioni al giorno e ricordarsi quanto azoto resifuo è rimasto dalla precedente immersione?
#6
Flavio Turchet
(lunedì, 27 dicembre 2010)

Caro Marcello, come ho scritto in precedenza a Sergio, la quantità di informazioni che richiede la risposta alla tua domanda non può trovare posto nelle pagine di un blog. La realtà del sistema DIR/hogarthian è comunque questa: come è possibile effettuare immersioni tecniche profonde con l’utilizzo di diverse miscele senza l’ausilio di un computer specifico, così è possibile fare molte immersioni ricreative nell’arco della stessa giornata senza avvalersi di questi costosi calcolatori subacquei. È possibile, noi lo facciamo e con risultati, in termini di stress post immersione, assolutamente soddisfacenti. Il sistema però, contrariamente a quanto si possa pensare, è molto severo e parte dal presupposto che anche la più banale delle immersioni ricreative richieda una strategia decompressiva che deve essere rispettata con grande determinazione. Solamente un subacqueo maturo e preparato può quindi giovarsi di questo importante strumento; come ripeto in continuazione: il sistema DIR/hogarthian è olistico ed ogni pezzo non può funzionare senza gli altri. Spero di non aver deluso le tue aspettative. Un saluto Flavio
#7
Luca Silvestri
(lunedì, 21 febbraio 2011 17:25)

e’ vero che la ratio deco funziona solo con le miscele e non con l’aria?
grazie
#8
Flavio Turchet
(lunedì, 21 febbraio 2011 18:30)

Ciao Luca, la Ratio Deco è una strategia decompressiva e, come qualsiasi altra strategia decompressiva, non da garanzie medico-scientifiche. Possiamo però affermare che questo metodo vanta un lungo percorso di evidenze empiriche e, soprattutto, una lunga sperimentazione ai livelli più alti della subacquea esplorativa. Come però ampliamente sottolineato in ogni mio articolo e post relativo alla subacquea DIR/hogarthian, il sistema è olistico e deve essere seguito in toto. Quindi, se la Ratio Deco si è dimostrata un valido strumento decompressivo, è dovuto alla “coerenza”. Tutto il sistema si fonda sull’utilizzo di precise miscele respiratorie in cui il rapporto tra i gas è finalizzato a garantire il miglior risultato in termini di confort d’immersione e stress fisiologico. Nel sistema DIR/hogarthian ad ogni profondità è abbinata una miscela appropriata capace di regalarti le migliori emozioni subacquee, con un bassissimo livello narcotico e nessun sforzo respiratorio. L’aria potrà anche essere la miglior miscela respiratoria sulla terra ma non sott’acqua. Molti discutono ancor oggi sulla necessità di trovare strumenti decompressivi per l’aria profonda ma questo tipo di filosofia è assolutamente contraria al sistema DIR/hogarthian.
#9
Luigi Tumolo
(mercoledì, 30 marzo 2011 00:08)

Ciao, sarei grato se mi iscrivessi alle tue news letters.
Un cordiale saluto.
Luigi Tumolo
Abbiategrasso (Mi)
tumoluigi@gmail.com
#10
Ferdi
(lunedì, 17 dicembre 2012 18:47)

ho notato che ci sono grosse differenze tra la Ratio Deco del primo documento di Andrew di cui parli, ripreso anche in alcuni manuali trimix e nell’utlimo libro di Ceccarani, rispetto alla lezione online di UTD che ho acquistato. Mi sapresti spiegare il perchè grazie Ferdi
#11
Stefano
(martedì, 18 dicembre 2012 17:48)

voglio segnalarvi il seguente link: http://www.iperbaricoravennablog.it/2011/04/12/ratio-deco-o-v-planner-foto-slide-e-filmati-della-sperimentazione-a-porto-ercole/

 
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